Redazione Adempia

Rubinetto dell'acqua in appartamento

Ogni estate torna ad essere sollevato il problema della siccità e l'attenzione al problema delle perdite idriche si intensifica notevolmente. 

In realtà questa attenzione nei confronti dello spreco di acqua, ormai, non deve essere confinata ad una stagione specifica: in un contesto di cambiamento climatico come quello che stiamo vivendo è cruciale adottare pratiche di conservazione delle risorse idriche durante tutto l'anno, non solo nei mesi estivi. Ma non basta. 

Non dovremmo infatti fermarci alle apparenze, ossia a tutti quegli sprechi di acqua visibili ai nostri occhi come le docce lasciate aperte o i rubinetti che gocciolano incessantemente. Esistono, infatti, delle perdite di acqua silenziose, ma estremamente significative provenienti dalle tubature domestiche. Quali azioni devono essere intraprese in questo caso? E quali sono gli obblighi che incombono sull'amministratore di condominio?

Perdite di acqua condominiale: un problema sottovalutato

Quando si parla di spreco delle risorse idriche si immaginano sempre le situazioni più plateali, dimenticando invece ciò che rimane celato alla vista come le silenziose perdite dalle tubature che si trovano, ovviamente, nascoste nei muri o sottoterra. 

Secondo i dati forniti da ISTAT e da Blue Book 2023, nel 2020 ci sono stati oltre 3,4 miliardi di metri cubi di perdite idriche nella fase di distribuzione. Questi dati obbligano ad una riflessione perché si tratta di quasi il 40% dell'acqua immessa in rete e andiamo a toccare ovviamente il concetto di sostenibilità ambientale, ma si ha anche un grande impatto sui costi e sulla qualità del servizio. 

Cosa deve fare l'amministratore condominiale in merito alle perdite di acqua?

I dati di cui vi abbiamo parlato portano a ovvi interrogativi inerenti il ruolo e gli obblighi che l'amministratore di condominio ha o non ha. A oggi ciò che compete all'amministratore si trova all'interno del Decreto Legislativo 18/2023 e riguarda essenzialmente la gestione, in modo efficiente, delle risorse idriche all'interno dei condomini e i parametri da rispettare in termini di salute pubblica dell'acqua destinata al consumo umano. 

Si legge infatti che: “Gli obiettivi del presente  decreto  sono  la  protezione  della salute umana dagli effetti negativi  derivanti  dalla  contaminazione delle acque destinate al consumo  umano,  assicurando  che  le  acque siano salubri e pulite, nonché il  miglioramento  dell'accesso  alle acque destinate al consumo umano”. (DL 23 febbraio 2023 n°18)

Entrando poi nello specifico sappiamo che in questo Decreto si parla di perdite, ma ad occuparsene sono i gestori: “I gestori idro-potabili che forniscono almeno 10.000 m³ di acqua al giorno  o  che  servono  almeno  50.000  persone,  effettuano  una valutazione dei livelli delle perdite e dei potenziali  miglioramenti in termini di riduzione delle perdite di rete idrica, utilizzando gli indicatori di perdite idriche di rete quali definiti all'articolo  2, comma 1, lettera s.” (Articolo 4 comma 4 del Dlgs 23 febbraio 2023, n. 18)

L'amministratore di condominio quindi, nello specifico delle perdite di acqua dalle tubature al di là del programmare i classici interventi di manutenzione condominiali, non ha alcun tipo di obbligo.

L'importanza del controllo della qualità dell'acqua: Adempia è l'alleato giusto

Secondo l’Epicentro ISS nel mondo più di 1 miliardo di persone ogni giorno si trova a dover utilizzare delle fonti di acqua potabile a rischio. Senza contare che si contano oltre 1,7 milioni di morti all'anno per mancato accesso all’acqua potabile. Una situazione critica con violente ripercussioni sullo sviluppo di intere comunità oltre che sulla salute.

Questi dati, così importanti, ci danno quindi un'ulteriore conferma di come l'acqua sia un bene prezioso che non va assolutamente sprecato, né utilizzato senza le dovute attenzioni. Sempre secondo l'Epicentro ISS ogni anno infatti si contano anche oltre 4 miliardi di casi di malattie gastro intestinali dovute ad una carente situazione di salubrità dell'acqua.

Sebbene il nostro Paese sia privilegiato rispetto ad altri in termini di accesso e salubrità dell'acqua il controllo resta fondamentale ed è compito dell’amministratore di condominio. È lui infatti il soggetto che deve rispettare quanto previsto dal d.lgs. n. 18/2023 sottoponendo le acque distribuite tramite l'impianto idrico condominiale ad un controllo analitico dal quale potrà estrapolare tutte le informazioni per eventuali interventi di manutenzione sull'impianto stesso.

Grazie al Portale Acque Adempia l'amministratore però non è solo in questo compito e ha a disposizione molteplici strumenti e risorse utili a monitorare e gestire le analisi in modo conforme e rispettoso della normativa vigente. Dalla digitalizzazione degli esiti dei campionamenti, passando ad una rapida identificazione di eventuali anomalie.

Ciò che risulta chiaro è che, nonostante tutte le nostre attività si svolgano in ambiti diversi, ciascuno di noi può contribuire e fare la sua parte per garantire la salubrità delle acque ed evitare qualsiasi forma di spreco, in vista di un futuro sostenibile e orientato al mantenimento di una risorsa così preziosa come l'acqua. 

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